Tobia e il suo eterno movimento .....e abbaio

Tobia e il suo eterno movimento .....e abbaio

La prima volta che incontrai Tobia, fu quando entrai nel giardino di casa sua, e fui accolta da lui con entusiasmo, da una valanga di scodinzolate e di leccate .Purtroppo mise in atto un atteggiamento ossessivo tipico del cane maschio,  infilando prepotentemente il muso tra le mie gambe, e mi resi conto che era impossibile farlo desistere. Chiesi se fosse la prassi, e mi venne confermato che Tobia lo attuava con tutte le persone di sesso femminile.

A parte ciò, fu molto giocoso e socievole, mi veniva detto che lui accoglieva con grandi festeggiamenti tutte le persone, ed era ossessionato dagli odori che ognuno portava addosso, cioè passava al setaccio i vestiti, le scarpe, e tutto il resto.

Come si poteva pensare potesse essere diverso questo approccio ??

Tobia prima di essere un cane direi che era un naso su quattro zampe, caratteristica peculiare di tutti i pointer che hanno un fiuto unico e si capiva anche che hanno un bisogno fisiologico di muoversi, come se lo avessero nel sangue, e lui lo inscenava benissimo, andando avanti e indietro come un fulmine.Tobia cercava spesso il contatto con i suoi proprietari, strusciandosi addosso, dalle gambe.

Il proprietario mi riferiva di sentirsi parecchio in colpa per avergli tolto attenzioni e tempo a causa dei numerosi impegni lavorativi di tutta la famiglia.

Tobia quindi nel frattempo era diventato diciamo così “ anarchico”.

Iniziai quindi l’osservazione di Tobia che nel frattempo scorrazzava libero e indisturbato, notando che camminava con la schiena inarcata, con il posteriore che tendeva verso il basso.Portando molto in avanti la spalla anteriore destra appoggiandola fuori asse , addirittura la spalla sembrava più sporgente, non zoppicava ma la camminata non era fluida.

Notavo che era molto agitato, eccitato, presentava spesso episodi di diarrea, e  scuoteva tantissimo le orecchie, non se le faceva toccare da nessuno, e cercando di posare una mano vicino all’attaccatura si sentiva che la zona era parecchio calda e le orecchie sembrano ispessite.Il pelo non era lucidissimo, al tatto si percepiva una certa secchezza e ispidezza e l’odore era un poco forte.

Non dimentichiamo che il malessere fisico si ripercuote sullo stato mentale di ogni essere vivente,Tobia metteva in atto dei comportamenti ossessivi.Abbaiava in maniera ossessiva al nulla, così come abbaiava sul muso di altri cane senza sosta, fino a schiumare, non era per niente aggressivo, ma non era impossibile farlo desistere, addirittura il suo cuore  batteva così forte che si  temeva gli potesse venire un infarto.

……Non ebbi nessuna  difficoltà ad avvicinare e a toccare Tobia.Cominciai a toccarlo con il dorso della mano, facendo qua e la qualche tocco del Lama parallelamente alla colonna, mi approccio spesso con questo tocco perché non è troppo invasivo per un cane che non si conosce.

Tobia era tranquillo, scodinzolava e stava fermo appoggiato a me che nel frattempo mi accucciai su un ginocchio.Poi provai qualche tocco dello Scimpanzé sulle spalle, e sulle cosce , feci questo tocco, perché il contatto che si ha con il corpo dell’animale avviene con le falangi e lo reputai discreto e facile da fare, soprattutto se all’inizio non si sincronizza la propria respirazione con i movimenti della mano.E poi perché piace tanto agli animali.Poi passai al Leopardo Nebuloso quando vidi che lui non ebbe problemi ad avere un contatto più diretto con me.Scelsi questo perché Tobia mantenesse l’attenzione sul suo corpo, sulla mia mano e sulla sensazione che poteva sperimentare.Fino a quel momento Tobia stette in piedi, ma ad certo punto si sedette con il posteriore per terra. Facemmo una pausa.

Provai la Tarantola che tira l’aratro, perché è molto utile per desensibilizzare la pelle, e notai che durante i tocchi, la pelle non era bella mobile, ma molto dura e attaccata al muscolo, e poi perché è un tocco che aumenta la sicurezza, oltre  migliorarne la circolazione.

Prima di terminare aggiusi anche l’Octopus e alla fine quando dovetti concludere sulle cosce le toccai solo con i dorsi delle mani.Quella conclusione infuse molto sollievo a Tobia e sembrò inviargli un bel messaggio di fiducia, oltre ad alleviare la tensione nel collo. Pausa……, Tobia si alzò,  si scrollò e si guardò tutt’intorno un pò stranito, forse con una diversa consapevolezza del suo corpo.

Poi gli applicai un 1/4 di benda  proprio per la sua schiena arcuata.

Iniziò a trotterellare per i fatti suoi, sembrando già un altro cane, con una postura più dritta.

Nel frattempo gli lavorai anche la coda con dei cerchi nei due sensi e con la Collana di Perle.

Dopo 5 minuti gli levai il bendaggio.Caspita!! Fu il proprietario che assisteva che notò che la gobba era quasi scomparsa.

Con la stessa benda gli feci anche alcuni sollevamenti dell’addome ricordando i problemi di diarrea, Tobia fu sempre molto collaborativo.

I sollevamenti li feci molto lentamente soprattutto la discesa regolando bene la respirazione.

Ci vedemmo altre due volte , e Tobia ebbe parecchi giovamenti dopo i nostri incontri, specie dopo aver fatto il lavoro a terra con il Percorso di apprendimento, ritrovando un buon equilibrio fisico che modificò l’equilibrio emotivo, permettendogli di gestire le sue emozioni in maniera diversa, creando anche meno tensione non solo al suo corpo, e al suo intestino, con interruzione degli episodi diarroici, ma anche per la sua famiglia umana.Vederlo tranquillo , sdraiarsi al sole, permise ai suoi compagni umani di cogliere il cambiamento come una nuova pagina da scrivere con una consapevolezza profonda, i comportamenti degli animali, hanno sempre una spiegazione……..

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