Cesare ...il cane sfuggente

Cesare ...il cane sfuggente

La prima impressione che ho avuto di Cesare è stata quella che normalmente si ha quando si incontra un Labrador, cane  simpatico ,robusto, attivo, con un fiuto che lo porta a dimenticarsi del resto del mondo che lo circonda, il classico buontempone. Ma dietro a tutto questo lui in particolare mi è sembrato veramente un cane che cerca di sgusciare via quando gli si chiede il contatto fisico con la propria mano.

Se non è lui che si avvicina, sembra essere infastidito.

 

Molto concentrato sulle piste olfattive tanto da tirare come un toro e da non ascoltare nulla. Cesare è veramente un cane molto possente, forte, muscoloso, quasi difficile da gestire al guinzaglio, perché se decide di andare in una qualsiasi direzione, diventa difficile opporsi rischiando di farsi trascinare .

Lui ama sempre mantenere la sua distanza di “sicurezza” circa 1,5 mt dalle persone, diventando sfuggente. Va in iper ventilazione quasi esagerata, apparentemente senza motivo, e si muove in continuazione. Se vede altri cani oltre la recinzione, non abbaia ma sposta tutto il peso in avanti, corruga la fronte, le zampe posteriori sono completamente flesse e la coda è dritta come prosecuzione della spina dorsale, le orecchie sono ritte con la punta ripiegata su se stessa.Poi quando l’altro cane si avvicina alla rete lui si libera da questa posizione da statua e comincia a correre avanti e indietro, sempre senza abbaiare, ma dopo pochissimo come se si stufasse cerca qualche altra cosa da fare.

Il suo compagno umano è dispiaciuto del fatto di non  poterlo liberare mai, se non in un’area super cintata, perché non ubbidisce al richiamo, e quindi lui stesso avrebbe paura ad affrontare una situazione del genere.

 

Nel primo incontro ho potuto fare veramente pochissimi tocchi  e quei pochi li ho fatti “al volo” mentre facevamo la condotta al guinzaglio, perché non ama  farsi toccare. Il tocco scelto è stato lo Scimpanzé con la seconda falange delle dita. Poi ho fatto mettere al suo compagno umano un 1/4 di benda spiegandogli come e dove passarlo.La risposta non è arrivata immediatamente come pensavo, ma c’è voluto qualche minuto prima che Cesare si accucciasse per terra.Forse voleva dire che il bendaggio aveva funzionato!

Abbiamo messo la pettorina con i due punti di contatto a Cesare, e levato il collare a strozzo, dapprima ho condotto Cesare personalmente con l’ausilio di una maniglia.E con grande soddisfazione ho percepito un suo piccolo ma breve interesse.Quando gli chiedevo di fermarsi, alzava per un attimo lo sguardo verso di me. Poi ho passato il guinzaglio al compagno umano ,al quale ho spiegato che per chiedere a Cesare di fermarsi, non doveva contrapporsi tirando il guinzaglio, ma doveva sollevare il guinzaglio verso l’alto.

La condotta l’abbiamo intervallata con alcuni svaghi per Cesare come annusare piste. Da li a 5 minuti lo abbiamo lasciato libero nell’area , e lui era meno eccitato, diciamo anche piu’ quieto.

 

Gli incontri sono andati aventi , e nei successivi due Cesare ha avuto un cambiamento di atteggiamento veramente importante, grazie al Percorso di Apprendimento, arricchito anche da materiali che avevamo a disposizione sul terrazzo dove lavoravamo.

Grazie anche  alla condotta col Piccione Viaggiatore, che stabilizzava Cesare dimostrando di apprezzare il fatto che qualcuno gli stesse facendo fare “qualcosa “ di diverso e per il quale riceveva molte gratificazioni.Ho proprio visto aumentare piano piano il suo grado di interesse e di ascolto.

 

La sua predisposizione al tocco, si era veramente trasformata, e ciò mi ha permesso di aiutarlo con dei sollevamenti dell’addome con una benda, quando notavo che cambiava la respirazione, e da li a poco sarebbe andato in iper ventilazione.

Di grande aiuto è stato anche il tocco della Leccata di Mucca che connette due parti del corpo che per i cani come Cesare trasmette la consapevolezza del loro corpo.

 

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